Come la primavera coi ciliegi

Autore: Greta Bienati

Casa editrice: Diastema

Genere: Narrativa

Numero pagine: 128

Trama

Ogni colore è accecante, ogni odore nauseante, ogni rumore assordante. L’autismo imprigiona Stefano in un mondo di dati sensoriali esasperati, in cui le percezioni hanno un’intensità insostenibile. Per questo, nonostante sia un uomo adulto, solo una casa disegnata su misura e la vicinanza di Sara riescono a tracciare dei confini sicuri intorno a lui. Quando nella casa accanto arriva Viola, la musica di Mozart irrompe nella sua esistenza, portando con sé una nuova, inaudita sensualità. Tra lui e la giovane pianista inizia un reciproco addomesticamento dietro lo schermo di una siepe fiorita e Sara trova finalmente lo spazio e il tempo per aprirsi alla possibilità di un amore congelato da anni con Lorenzo, un timido architetto di giardini, capace di far fiorire i ciliegi. “Come la primavera coi ciliegi” si propone di far entrare il lettore nei panni del protagonista, dei suoi familiari, di coloro che vengono in contatto con lui, con le contraddizioni, le gioie e le sofferenze che questo comporta. Il romanzo è stato finalista al V Premio internazionale di letteratura Città di Como – 2018, sezione Narrativa inedita.

I suoi occhi incontrarono uno sguardo limpido come il lago d’inverno. Si alzò sulla punta dei piedi e gli sfioro le labbra con un bacio.

COME LA PRIMAVERA COI CILIEGI

Recensione

Un libro di narrativa contemporanea delicato e toccante. Mentre lo leggevo ero lì a Labiate, accompagnata dalla musica di Mozart e al ticchettio ritmato delle bacchette di bamboo. Greta ha spiegato il mondo dell’autismo con un linguaggio semplice ma studiato, come può fare una Professoressa come lei.

Sara è un architetto di interni, sempre sulle sue, nessuno sa niente sulla sua vita. Un alone di mistero l’avvolge, insieme alle mille chiamate che riceve al giorno. La sua bravura e la sua bellezza è soggetto di invidia da parte delle sue colleghe.

Lorenzo è un architetto di giardini, riesce a valorizzare i luoghi e far rivivere le piante. Per le sue ottime capacità riceve una proposta di lavoro a Londra. Ma qualcosa, o bensì quelcuno, lo trattiene dal partire. Nei suoi pensieri c’è solo Sara, ma è troppo timido per fare il primo passo e confessarsi.

Stefano, il fratello di Sara, è autistico ed è prigioniere nel suo mondo sensoriale. I suoni e la gente lo disturbano, non riesce a vivere al di fuori dalla sua casa progettata su misura per lui e senza sua sorella. L’arrivo di un vicino gli sconvolge la vita.

Viola è una pianista e ama la musica, ma suona solo per se stessa. È costretta dalla sua migliore amica Giulia ad esercitarsi per un concorso nella casa delle vacanze, ritrovandosi ad essere la vicina di casa di Sara e Stefano.

E così le vite di questi ragazzi si incrociano indissolubilmente.

Il legame tra Sara e Stefano mi ha stretto il cuore: lei è una persona straordinaria che combatte e soffre in silenzio per amore di Stefano; lui è imprigionato nel suo mondo di percezioni e qualsiasi cosa lo terrorizza, non può vivere senza Sara.

Il legame di Lorenzo con la natura e il nonno mi ha portata indietro nel passato, quando da piccola seguivo il mio di nonno in campagna. Il loro rapporto da un valore in più alla storia, oltre che sottolineare di ascoltare la saggezza degli anziani.

Nel libro ci sono particolari sul giardinaggio, cosa che ho apprezzato molto, dal momento che mi piace il mondo delle piante.

La musica aleggia nel racconto dando una nota fiabesca alla storia. La passione e l’amore di Viola per il pianoforte giocano un ruolo fondamentale, perché la musica può salvare e rompere il muro invisibile che imprigiona chi è autistico. Infatti, i titoli dei capitoli sono brani di Mozart, importanti per il rapporto tra Viola e Stefano. Ci sono studi che dimostrano come il rapporto con la musica possa essere d’aiuto per l’autismo, sia per l’apprendimento che per sconfiggere la paura dei suoni e rumori.

Questo sicuramente è un romance che si può leggere con una melodia in sottofondo per creare l’atmosfera giusta.

Con questa storia dovete trovare anche la chiave di lettura, per incastrare bene i tasselli del puzzle e non perdervi.

Ringrazio Brunella che mi ha regalato questo libro per la nostra iniziativa #lebloggerunite , sono contenta di essere uscita dalla mia confort zone e aver letto questo romanzo di narrativa con un tema così importante.

Letto tutto d’un fiato e lo consiglio a tutti voi, confermando che Greta si è meritata il premio “Lorenzo Da Ponte” del Concorso Letterario per Romanzi Musicali, grazie al quale ha pubblicato la sua opera.

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