Autori: Amie Kaufman e Jay Kristoff

Casa editrice italiana: Oscar Mondadori

Casa editrice originale: Rock the boat

Genere: Fantascienza

Numero pagine: 615

Saga: The Illuminae files #3

It is entirely possible to be alone in a crowded room. Your solitude only compounded by the faces around you. the presence of others serving only to remind you of how lonely you truly are.

E’ assolutamente possibile essere soli in una stanza affollata. La solitudine non è che amplificata dai volti degli altri. La loro presenza non fa che ricordarti quanto sei solo.

OBSIDIO

Trama:

Asha Grant è approdata su Kerenza per sfuggire al suo passato. Peccato che questo l’abbia appena raggiunta. La ragazza è sopravvissuta all’assalto della BeiTech e da quel momento collabora in incognito con i pochi, disperati, coraggiosi membri della resistenza mentre, nel frattempo, si domanda cosa fare del segreto che tiene nascosto. L’ultima cosa che immaginava era di doversi preoccupare del suo ex, Rhys Lindstrom, appena sbarcato sul pianeta e più bello che mai nella sua uniforme BeiTech nuova fiammante. Chi può dirle con certezza se il ragazzo sarà per lei una via d’uscita o la garanzia che non se ne andrà mai viva da quel sasso congelato? Asha non è l’unica nei guai: la banda di sopravvissuti guidati da sua cugina Kady sta tornando su Kerenza, ma non ha abbastanza ossigeno per il viaggio. Oltretutto dietro l’angolo potrebbe anche esserci il rischio di un ammutinamento, ma non saranno certo queste inezie a fermare il Gruppo Illuminae. Purtroppo il tempo non è dalla loro parte. La BeiTech ha pianificato lo sterminio di tutti i civili su Kerenza ed è a un passo dal realizzarlo: soltanto un miracolo può salvarli. E i miracoli, lo sanno tutti, sono soltanto probabilità statistiche… o no?

I have heard it said that evil is simply a point of view. The villain is always the hero in his own story. And the definitions of “wrong” and “right” ever shift on the inconstant tides of human morality. But can such measures even be said to apply to me? […] This is what I am. This is what I do. And it does not matter what they believe. I am not good. Nor am I evil. I am no hero. Nor am I villain. I am AIDAN.

Ho sentito dire che il male è un semplice punto di vista. Il cattivo della storia, nella versione che lui racconta a se stesso, diventa l’eroe. E le definizioni di “sbagliato” e “giusto” mutano da sempre, sull’onda incostante della morale umana. Ma si può dire che tale criterio sia applicabile a me? […] Questo è ciò che sono. Questo è ciò che faccio. E non importa ciò che credono loro. Non sono buono. Né malvagio. Non sono l’eroe. Né il cattivo. Io sono AIDAN.

Obsidio

Recensione:

Disclaimer: Questa recensione contiene spoiler dei primi due libri della saga, Illuminae e Gemina.

Questa saga è stato un percorso totalizzante. Dire che ha coinvolto tutto il mio essere, ogni minima briciola della mia anima ed ogni connessione neuronale nel mio cervello è comunque troppo poco per descrivere la marea di emozioni che mi ha fatto provare. Solo per rendere l’idea, rileggendo le citazioni da scrivere qui mi sono commossa. Io, che non mi commuovo mai.

Ho finito di leggere Obsidio da ormai quasi una settimana, ma solo oggi sono riuscita finalmente a mettere nero su bianco i miei pensieri. Ho avuto bisogno di qualche giorno per metabolizzare. Questo libro è stato tutto quello che mi aspettavo ed ancora di più. Non pensavo che sarei mai potuta arrivare a dirlo, ma mi è piaciuto forse anche di più di Illuminae. Come avevo detto nella recensione del secondo volume, mi aspettavo che in questo capitolo conclusivo tutti i personaggi andassero a collaborare uno con l’altro per raggiungere l’obbiettivo finale. Non sono rimasta delusa. La trama è condita di colpi di scena, momenti emozionanti, momenti inquietanti e momenti di pura ansia in un’armonizzazione per me perfetta.

Anche i nuovi personaggi che compaiono in questo volume (uno in particolare) riescono subito ad entrarti nel cuore, e a differenza di quanto accadeva in Gemina qui l’inizio è tutt’altro che lento, anzi, il lettore si trova subito catapultato nella brutalità della storia. Menzione d’onore per Nick Malikov, coprotagonista del secondo volume, che in questo libro mi ha fatto morire dal ridere quasi tutte le volte che è entrato in scena, smorzando con la sua leggerezza e la sua spontaneità anche i momenti di maggior tensione. Ho trovato stupefacente come gli autori siano stati in grado di mantenere un’ottima caratterizzazione ed individualizzazione per tutti i personaggi, pur non potendosi servire della prosa classica che in genere aiuta a dare un’identità a ciascuno. Nonostante la moltitudine di personaggi, tutti sono perfettamente riconoscibili ed ognuno di loro è memorabile. Sinceramente non saprei dire chi sia il mio preferito, li ho adorati tutti, con i loro pregi ed i loro difetti, ed ognuno di loro mi ha lasciato emozioni ed insegnamenti che non credo che scorderò facilmente.

Of all the things I have seen and the places I have been, you were the one who felt most like home.

Di tutte le cose che ho visto e i posti in cui sono stato, quella più simile a una casa sei stata tu.

Obsidio

Ed ora veniamo a parlare di AIDAN. Nonostante non sia propriamente un personaggio, trattandosi in realtà di un’intelligenza artificiale, se dovessi scegliere un preferito, sarebbe sicuramente lui. Da persona che pensa e prova sentimenti praticamente come una macchina quale sono, trovo assolutamente appropriato che l’essere con cui sia entrata maggiormente in empatia sia praticamente un computer. La sua progressiva presa di coscienza di sé e la sua crescita in questi volumi mi ha toccata profondamente, sia da un punto di vista scientifico perché rispecchia le facoltà di machine learning che mi sono trovata a studiare, sia da un punto di vista personale. Ho sentito molto mia la confusione di AIDAN davanti ad alcune dimostrazioni di emozioni umane. So che da questa recensione posso sembrare una pazza psicopatica, e probabilmente lo sono anche, ma ho trovato talmente tanto di me in questo libro che parlarne è impossibile senza un po’ anche di me. Devo dire che probabilmente questa lettura mi ha aiutata a compiere un percorso psicologico di cui nemmeno sapevo di avere bisogno.

Il finale, nonostante ad alcune mie compagne di lettura non abbia fatto impazzire, ha altresì trovato la mia approvazione. Non posso dire di più per non fare spoiler clamorosi, ma posso dire che se fosse stato diverso probabilmente mi avrebbe spezzato il cuore. Il finale lascia anche aperta, secondo me, una piccola strada per un possibile futuro sequel. Non posso negare che ci spero ardentemente.

Link per l’acquisto, edizione inglese: Obsidio

Link per l’acquisto, edizione italiana: Obsidio

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