Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo

Autore: Rick Riordan

Casa editrice: Mondadori

Genere: Fantasy

Numero pagine: 1117

Saga: Percy Jackson e gli Dei dell’olimpo #1-#5

Avrei voluto che Annabeth fosse lì. Avrebbe saputo cosa fare con il mio sogno. Non lo avrei mai ammesso con lei, ma era più intelligente di me, anche se ogni tanto mi dava un po’ sui nervi.

Il mare dei mostri

Trama:

Suo padre è Poseidone, dio del mare. La sua professoressa di matematica è una Furia determinata a ucciderlo. Il suo migliore amico è un satiro in scarpe da ginnastica. E questo è solo l’inizio del cataclisma che sta per travolgere la vita di Percy Jackson! Le creature della mitologia greca e gli dei dell’Olimpo non sono scomparsi, ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Mostri infernali sono riemersi dalle viscere del Tartaro, e solo Percy può impedire che sprofondino il mondo nel caos. Un duro addestramento lo aspetta al Campo Mezzosangue per prepararsi alle eroiche imprese che dovrà affrontare con l’aiuto dei suoi nuovi amici semidei: scoprire chi ha rubato la Folgore di Zeus, sfidare Polifemo nel Mare dei Mostri e sconfiggere i Titani, ostacolando il loro sogno di vendetta contro gli dei. Il destino dell’umanità è nelle sue mani, e se oltre al Vello d’Oro riuscirà a portare a casa anche la pelle, dovrà fare i conti con un’antica, terribile profezia…

La mano di Annabeth scivolò nella mia. In altre circostanze mi sarei sentito in imbarazzo, ma lì, al buio, ero ero felice di sapere dove fosse. Era praticamente l’unica cosa di cui fossi sicuro.

La battaglia del labirinto

Recensione:

Una saga adatta a più palati quella di Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo. L’avevo già letta qualche tempo fa, ma quest’anno ho approfittato di un gruppo di lettura per rileggere i primi volumi, ovvero la saga degli Dei dell’Olimpo, per fare un ripasso e poter continuare poi la lettura con la saga di Eroi dell’Olimpo.

Come spesso accade con le riletture, questa volta ho apprezzato il libro su più piani, senza soffermarmi solo sulla trama. Ho potuto quindi notare che si tratta di una lettura adatta a più tipi di lettori. In primo luogo, il vero e proprio target della storia: i ragazzi. Checché ne dica il fandom, infatti, almeno questa prima saga di Riordan rientra a pieno titolo nella letteratura per ragazzi. Questo non ne fa sicuramente un libro da disdegnare, né da sminuire: la letteratura per ragazzi reca con sé numerosissimi insegnamenti, ed una profondità che può essere apprezzata anche da coloro che anagraficamente devono essere definiti adulti, semplicemente i messaggi vengono veicolati in modo più leggero e diretto, inframmezzati con momenti di gioco e momenti in cui ci si può tranquillamente sbellicare dalle risate (personalmente l’ho fatto più di una volta, spesso in contesti decisamente inadeguati, tipo sul pullman, o in metropolitana).

Oltre a questo primo livello, tuttavia, se ne può subito individuare un altro, e cioè la grandissima cura che l’autore ha dedicato alla ricerca, e quindi alla ricchezza di dettagli con cui la mitologia greca è stata descritta. Da ciò consegue che chi legge la saga, a fine esperienza potrà sicuramente dire di aver imparato qualcosa. Ad esempio personalmente, pur avendo fatto il liceo classico, dove teoricamente si dovrebbe mangiare pane e mitologia greca almeno cinque ore a settimana, non avevo mai sentito parlare delle Empuse, mostri femminili con gambe di metallo ed ancelle della dea Ecate. Sono moltissime le informazioni riguardo all’epoca dei Titani, alle relazioni famigliari ed amorali tra gli dei, e a fine lettura posso dire di trovarmi arricchita nella mia cultura.

Per finire, il libro passa messaggi molto importanti a chi li sa ascoltare. Il messaggio che più mi ha colpita è che i mortali, ovvero noi, gli umani, tendono a voler fare qualsiasi cosa per dimenticare ciò che non riescono a comprendere, arrivando anche a mentire a se stessi pur di restare nella loro normalità. Solo alcuni individui particolarmente dotati sono capaci di vedere oltre alla foschia, raggiungendo la verità. Questa situazione mi pare una forte analogia con il nostro modo di vivere, in cui si tende a chiudere gli occhi quando ci si trova davanti a qualcosa di più grande di noi, pur di non dover fare la scelta coraggiosa di tenere le palpebre bene aperte e cercare di fare qualcosa per contrastare ciò che ci circonda. Proprio per questo ho apprezzato moltissimo il personaggio di Rachel, che pur essendo una normalissima mortale arriva a combattere un titano a colpi di spazzola per capelli.

A fine agosto riprenderà il gruppo di lettura per la seconda pentalogia, e io non vedo l’ora di immergermi di nuovo in questo modo con questi libri che si promettono con un prosa più matura dei precedenti. Sono sicura che mi lasceranno ancora molto, e spero di poter lasciare qualcosa anche io a tutti voi parlandone.

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