Quattro – La ricerca

Autore: Luca Farru

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Genere: Fantasy

Numero pagine: 358

Saga: Quattro #2

“Melania gli aveva insegnato che ricordare era l’unica arma di cui disponesse per non farsi distruggere dal trascorrere inesorabile del tempo, per non lasciare che il cuore si tramutasse in pietra e che lui diventasse solo una perfetta macchina da guerra del Mitheron.”

QUATTRO – LA RICERCA

Se non hai finito di leggere il primo volume della saga, NON LEGGERE QUESTA TRAMA. Se vuoi saperne di più riguardo al primo volume, trovi la recensione QUI.

Trama

Sei disposto a smarrire te stesso per compiere il tuo destino? Dopo essere sopravvissuti al rituale del risveglio, Cody, Matt, Rose e Sybil partono per la missione affidata loro da Melania: trovare May, l’unica superstite della strage dei Mille e custode di uno scrigno angelico capace di aiutare i Quattro a sconfiggere Serafyn. Il signore di Inferium, infatti, è tornato ed è più che mai determinato a riacquistare tutto il suo potere e ad attaccare Nuramen, che sta raccogliendo le forze in vista di una guerra imminente. Col mondo sovrannaturale in subbuglio, i Quattro devono muoversi nell’ombra tentando di parare gli attacchi dei nemici e soprattutto di mettere a tacere i propri demoni interiori, che sussurrano di nostalgia per una vita umana ormai perduta e di paura di non essere all’altezza dell’incarico da svolgere. Tra pericoli e incertezze , tranelli e tradimenti, saranno in grado di sacrificare tutto, anche se stessi, per il bene dell’umanità? Dopo “Il risveglio”, arriva il secondo volume della saga Urban fantasy “Quattro”, che prosegue il racconto delle avventure dei dormienti e della lotta tra Nuramen e Inferium.

“Quando ami qualcuno, non lo fai aspettandoti lo stesso in cambio. Lo fai perché ti fa star bene. Lo fai perché non puoi farne a meno.”

Quattro – la ricerca

Recensione

Proverò a descrivere questo volume con tre parole, che secondo me ne riassumono appieno l’essenza.

Intenso. Questo aggettivo è prima di tutto per la trama. A differenza del primo volume, che inizia lentamente e che ci mette almeno un centinaio di pagine ad entrare nel vivo, questo romanzo ci porta da subito nel cuore dell’azione. E come potrebbe essere diversamente? I Quattro sono in territorio nemico, e se vogliono salvarsi la pelle non possono fare altro se non darsi da fare, e stare il più possibile uniti. Gli eventi si susseguono come una cascata, portando i nostri protagonisti ed i loro alleati in giro per l’America e l’Europa, venendo in contatto con realtà magiche sempre nuove, ben caratterizzate ed interessanti. Soprattutto dalla metà del volume, il ritmo diventa così serrato ed incalzante che diventa pressoché impossibile mettere giù il libro: le ultime 170 pagine me le sono divorate in meno di 24 ore.

Questo aggettivo, tuttavia, può sicuramente essere riferito anche alle emozioni che i personaggi provano durante la storia, emozioni che si trasmettono anche al lettore. Più di una volta i personaggi discutono tra loro, si dividono e si uniscono, creano alleanze tra loro, consolidando i loro rapporti reciproci. Anche gli antagonisti assumono maggiore intensità, dal momento che anche loro iniziano a mostrare la loro doppia natura, i loro obbiettivi personali e non sono più solo figure negative in assoluto, ma anche esseri viventi (anche se non tutti umani), con emozioni, aspirazioni ed ambizioni.

Introspettivo. Lo stile dell’autore è maturato moltissimo rispetto al primo volume, e questo si traduce anche in un approfondimento sulla psiche dei personaggi. Non abbiamo più una storia che si dipana davanti ai nostri occhi, ma dei soggetti a 360 grandi che interagiscono tra loro e sono mossi prima da loro stessi che dalla trama. La mano dell’autore si fa sempre più distante e meno riconoscibile tra le pagine, ed i personaggi iniziano davvero a camminare con le loro gambe. Sono stata profondamente colpita dalla coerenza di fondo che tutti i personaggi hanno dimostrato durante questo libro, e con questa osservazione possiamo passare al terzo ed ultimo aggettivo.

Onesto. Ebbene sì, lettrici e lettori, sembra una cosa scontata, ma non sempre lo è: l’onestà è una componente fondamentale di un romanzo. Cosa intendo per onestà? Spesso capita di leggere libri in cui qualcosa stride, un personaggio dice una frase che non ci si aspetterebbe proprio da lui, oppure fa qualcosa di strano se calato nel suo carattere. Questo non succede mai in Quattro – La ricerca. Potrei riassumere questo concetto con la parola coerenza, ma penso che onestà ci si adatti di più: l’autore non vuole prendere in giro il lettore, non vuole che si affezioni ad un personaggio forzatamente solo perché lui ha deciso così.

Un’altra cosa che ho trovato onesta è stata la trama: non è tutto rose e fiori. Ci sono momenti allegri, certo, soprattutto sul finale il ritmo sembra rallentare e lasciarsi andare un po’ alla gioia, per preparare lettori e personaggi ai momenti di altra tensione che sicuramente arriveranno con il terzo volume, ma l’autore non evita di inserire anche le emozioni più cupe nella sua storia: il dolore, la disperazione, l’odio, la rabbia, e la cosa che più ho gradito è che la maggior parte di queste emozioni provengono dagli eroi, non dagli antagonisti.

Insomma, il secondo volume è per me promosso quasi a pieni voti, e non posso fare altro che aspettare di leggere l’ultimo libro.

Trama
Scrittura
Personaggi

Link per l’acquisto: La ricerca. Quattro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *