Autore: Adrian Tchaikovsky

Casa editrice: Fanucci Editore

Genere: Fantascienza

Numero pagine: 480

Saga: I figli del tempo #2

Trama

Migliaia di anni fa, il programma di terraformazione della Terra si è esteso verso le stelle, e su un mondo chiamato Nod gli scienziati hanno scoperto una forma di vita aliena. Tuttavia la loro missione prevedeva che la cancellassero, sovrascrivendo su di essa la memoria del loro mondo. Poi però il grande impero della Terra è caduto e le decisioni relative al programma si sono perse nelle pieghe del tempo. Eoni più tardi, gli esseri umani e i loro nuovi alleati ― i ragni noti come Portiadi ― intercettano frammentari segnali radio fra le stelle e inviano una nave esplorativa, la Voyager, nella speranza di trovare i loro cugini provenienti dalla Vecchia Terra. Non sanno però che gli antichi terraformatori hanno destato su Nod qualcosa che sarebbe stato meglio lasciar dormire indisturbato. Qualcosa che li sta aspettando.

Se ci fossimo imbattuti in qualcosa di veramente alieno non sapremmo da dove cominciare

I figli della caduta

Recensione

Il polpo ha nove cervelli, uno nella testa e uno per ogni tentacolo. Perciò, quando guardate un polpo e lo vedete toccare cose, muoversi ed esplorare un oggetto, ricordatevi che sono otto cervelli distinti che muovono quei piccoli tentacoli curiosi, mentre il nono è impegnato a fare cose importanti come, per esempio, non fargli dimenticare di respirare.

Questo e altri aneddoti sui polpi nel secondo libro di questa serie.
“I figli della caduta”.

Tchaikovsky in questo romanzo prende la società che si è creata nel primo libro e la porta nelle stelle, più precisamente verso un altro pianeta terraformato dove delle dinamiche simili al primo mondo sono accadute, ma con un twist.
Alieni.
Ci sono anche polpi super intelligenti che, già così, sembrano alieni ma c’è qualcosa di più.
Un mondo dove la vita esisteva già e che ha una sua percezione della realtà.

Quindi in questo libro abbiamo Polpi, ragni e alieni, purtroppo ci toccano anche gli umani che mantengono quella noiosa carenza di arti che li rende così banali…

In questo libro le tematiche principali sono l’identità e la comunicazione, tematiche che vengono inserite e continuamente ripetute in maniera ossessiva, facendo perdere un po’ di fascino al testo.
Se nel romanzo precedente i punti di vista permettevano di osservare un percorso di sviluppo ed evoluzione fisica e mentale che sottolineava le differenze e i punti in comune, in questo caso è una trama di un thriller sci-fi che ha dei ritmi troppo altalenanti.
Il testo è valido e presenta degli spunti affascinanti e ottimi, ma manca la scintilla che c’era nel primo.
Ho avuto difficoltà nel leggerlo perché stonava con l’altro, sembrava un tentativo di replica ma con variazioni, come se si cercasse di incontrare il gusto del pubblico.

Il finale ha un paio di pagine che fanno venire voglia di sapere se ci sarà un seguito e cosa sia accaduto, ma allo stesso tempo è meglio che detto seguito non ci sia, per non rovinare un’opera veramente buona.
Un libro che vi consiglio se avete letto il primo, ma che vi consiglio di leggere con la consapevolezza che è diverso dal precedente e non si deve cercare una continuazione coerente.

Trama
Scrittura
Personaggi

Link per l’acquisto: I figli della caduta

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