Autore: Riccardo Zambon

Casa editrice: Delos Digital‎

Genere: Narrativa

Numero pagine: 104

Trama

Quando una giornata di svago diventa un incubo, quando i ricordi ti perseguitano o le passioni ti travolgono, quando le paure ritornano c’è una sola cosa che puoi fare: vivere non c’è niente di meglio di una giornata di mare, goduta tra amici surfando onde altissime e veloci. L’occasione giusta per sfoggiare l’auto nuova, per far ingelosire qualcuno o per festeggiare una promozione col proprio compagno, godersi una passeggiata sul lungomare.Ma non sempre tutto è come sembra. Se lo è, potrebbe cambiare in un attimo. Per Fabio, fiero del nuovo bolide ma da sempre frustrato in un ruolo di comprimario, e per Lorenzo, surfista scanzonato. Per Pietro, preso a schiaffi dal destino nonostante una continua e rabbiosa lotta o per Elena, bellissima e sicura di sé. Ma qui il vero protagonista è il Fato, e il suo ruolo è quello di orchestrare tempi, eventi, incrociare traiettorie in coincidenze. Talvolta per colpire, aggredire. In altre occasioni per salvare, ricongiungere.

Allora Pietro scoprì che adesso diventava inevitabile, per lavare via il più possibile della morsa che lo attanagliava, fondersi nel fluido familiare che non lo aveva mai deluso.

il caso vuole

Recensione

Ho capito l’idea dietro il libro ma non sono riuscito a entusiasmarmi.

Tre storie che si svolgono separatamente, ma legate da qualcosa che si può chiamare destino.

Il mio problema è che non mi sono appassionato ai personaggi, quattro persone che affrontano momenti particolari della loro vita, e non ho empatizzato con nessuno di loro.

Pietro che affronta uno schiaffo dalla vita alla volta, Lorenzo che cerca di godersi la sua giovinezza e Fabio ed Elena…

Su questi due ci sarebbe molto da dire ma è meglio che leggiate il libro per capire. Sono stati i due personaggi con la storia più lineare e con più interazioni, ma risultava sempre che qualcosa non andasse nei discorsi o nei pensieri. Un volerli fare arrivare a un evento, che non risulta armonico ma forzato.

Pietro è un personaggio che vuole solo essere felice e libero, la vita però si diverte ad accanircisi contro (un libro solo su di lui avrebbe fuzionato benissimo). Lorenzo, invece, sembra lì per dare un maggiore effetto magico al destino.

Quattro vite che si muovono verso un culmine specifico.

Sono certo che questo libro abbia un suo pubblico, ma non credo di farne parte.

Troppe cose che mi sono sembrate essere inserite per raggiungere un’idea finale.

Istinti (sì, parlo di te Fabio), presenti ma non veramente giustificati o con un background approfondito. Sono lì e muovono il personaggio.

Amori presenti ma che non sono riuscito a sentire.

Come ho già detto, un libro solo su Pietro mi sarebbe piaciuto; la sua storia risulta diluita e meno incisiva con il passaggio agli altri personaggi però.

Un messaggio per Fabio: Capisco che esite il detto popolare, ma ripigliati!

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