Aqrabuamelu – Gli uomini scorpione

Autore: Debora Parisi

Casa editrice: Delos Digital‎

Genere: Fantasy

Numero pagine: 54

Trama

Puabi, figlia semi umana della dea Ishtar, deve affrontare una serie di prove per conquistare lo status di divinità. Assieme a un gruppo di avventurieri si ritrova, nel corso della sua quarta impresa, ad investigare per conto di Ishtar su un misterioso villaggio situato al confine col deserto. In questo strano luogo non ci sono né bambini né anziani ma soltanto degli adulti particolarmente diffidenti nei confronti dei forestieri.

Scopri cosa si cela sotto l’ombra dello scorpione e uccidila, ha ordinato Ishtar. Ma qual è il segreto che si cela dietro queste parole così enigmatiche?

Per scoprirlo, Puabi e i suoi fidi compagni si imbatteranno in un male da secoli dimenticato ma mai sopito.

Scopri cosa si cela sotto l’ombra dello scorpione e uccidila, le aveva ordinato la dea.

Aqrabuamelu – Gli uomini scorpione

Recensione

Ammetto che quando ho letto il titolo ho pensato che Debora Parisi avesse dato un pugno alla tastiera e ne fosse uscito Aqrabuamelu.

Invece, viene fuori che è il nome degli uomini scorpione dei miti babilonesi. Non si smette mai d’imparare.

Certo, magari un nome più semplice poteva essere utile, immaginate di vedere un amico attaccato: “Attento Steve un Aqrabuam… Niente se l’è preso”

Parliamo della storia!

Un racconto lungo interessante e che va ad attingere ai miti babilonesi in pieno. Molti nomi di divinità e il loro cambiamento con l’evoluzione della storia umana, l’uso di prove per i semidei atte all’ottenimento del’immortalità e un viaggio alla ricera di creature demoniache che vogliono distruggere gli uomini e gli dei.

La macchia di questa storia è la sua brevità, ci si ritrova immersi in un percorso con personaggi che si conoscono e avventure già avvenute senza avere idea di chi siano o cosa stia accadendo.

Somiglia a quei momenti in cui si accende la tv è c’è un episodio di una serie, non l’abbiamo mai vista prima e l’episodio è della terza stagione ma lo si vede tutto comunque senza sapere perchè il dottore deve operare sua moglie che risulta essere la sorella persa molti anni prima.

Intrattiene ma non è chiaro nulla.

Un romanzo che prendesse questa storia come base ma che partisse da molto prima e mostrasse la fine del viaggio degli eroi spaccherebbe (Linguaggio di altra critica letteraria Olly, complimenti).

Maggiore respiro e sviluppo anche ai personaggi secondari darebbe più profondità al libro e permetterebbe un coinvolgimento ulteriore nell’avventura.

Si legge piacevolemente e funziona come testo ma mi piacerebbe ci fosse di più.

Trama
Scrittura
Personaggi

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