Come l’asperula che cresce tra le rocce

Autore: Nicoletta Di Noia

Casa editrice: Rossini Editore

Genere: Narrativa, Romanzo Familiare

Numero pagine: 246

Trama

Protagonista di questa storia è Assuntina, una donna circondata da numerose altre figure di donne, che incarnano con forza e determinazione i valori e le convenzioni dominanti negli anni trenta del secolo scorso. Una fotografia al femminile della vita che si svolgeva in un angolo dell’entroterra campano in quell’epoca.

“La gente… la gente! La gente deve sempre dire la sua. Ti comporti così, la gente ti giudica, ti comporti nella maniera opposta, la gente ti giudica lo stesso. A dar retta alla gente si perde il filo della ragione.”

Costanza

Recensione

Il romanzo d’esordio di Nicoletta Di Noia si apre con una protagonista dolcissima: Assuntina, che vive con nonni e fratello in un piccolo paesino campano.

La sua bellezza attira le attenzioni di Giacomo, ragazzo benestante, che si innamora di lei, ricambiato. L’imprevisto però è dietro l’angolo e Assuntina resta incinta.

Una situazione simile in un piccolo paese fa discutere e chiacchierare, all’ora come oggi.

Seguiamo la vita di Assuntina dalla giovinezza, fino all’età adulta. La sua è la storia di una famiglia, un intreccio di parentele e di conoscenze che fa sentire anche al lettore la sensazione tipica che si prova nei paesini di provincia.

Ma oltre ad Assuntina, le protagoniste sono le donne che girano intorno a lei, che le fanno da sostegno, da insegnanti, da scudo, da aiuto nelle difficoltà e da protezione dalle maldicenze.

Prima tra tutte la nonna, che l’ha cresciuta e sostenuta anche nel dolore; Costanza la coraggiosa ostetrica che non accetta i pregiudizi; Annina, l’amica di sempre che è accanto a lei anche nei momenti difficili.

Poi la suocera e soprattutto la figlia, Filotea detta Tea. Assuntina dedica tutta se stessa a quella figlia “imprevista”.

L’autrice fa un quadro dettagliato delle donne, soprattutto nell’Italia degli anni Trenta. Donne all’apparenza silenziose, ma pronte ad alzare la voce; donne credute succubi, che invece sanno farsi valere in un mondo di uomini.

“La felicità può essere sconvolgente quando arriva così all’improvviso e stravolge tutto, annullando le notti di pianto, il senso di frustrazione, gli sforzi fatti per adattarsi alla situazione in cui, da incosciente, si era venuta a trovare.”

Ma come troppo spesso accade, la vita di Assuntina ben presto prende una piega inaspettata. Dopo un primo momento idilliaco, le cose cambiano e la vita in casa con il marito diventa difficile e dolorosa. Giacomo è infatti uno dei personaggi maschili peggiori di cui mi è capitato di leggere, ma purtroppo reale. Troppe donne ancora hanno il loro Giacomo in casa, un uomo vile, debole e violento.

Il libro segue più generazioni della famiglia e delle sue forti, dolci donne. Infatti conosciamo anche Tea e sentiamo anche la sua voce. Una ragazza caratterialmente diversa dalla madre o solo meno incline a piegarsi al volere maschile. Nonostante il bel personaggio di Tea, avrei preferito che l’autrice si fosse soffermata su Assuntina, per farci conoscere meglio le sue emozioni, le sue paure, la sua vita. Seguire Tea mi ha un po’ annoiato per il semplice fatto che la sua storia non aveva nulla di originale.

Non voglio anticipare troppo, dico solo che ciò che accade a Tea sa di “già visto”.

Nonostante questa piccola nota soggettiva, il libro mi è piaciuto. È scorrevole, delicato, mi ha ricordato i libri di Sveva Casati Modignani.

La scrittura è buona, semplice e racconta la storia con naturalezza e finezza. I capitoli molto brevi aiutano le pagine a scorrere e a incuriosire il lettore.

Una storia di vita vissuta, di vita vera, come quella di molte famiglie e molte donne, nel bene e nel male. Un romanzo che racconta di donne che forse accettano anche troppo e non hanno sempre il loro lieto fine.

Trama
Scrittura
Personaggi

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