Autore: Lucio Besana e Roberto De Feo

Casa editrice: Sperling & Kupfer‎

Genere: horror

Numero pagine: 288

Trama

Dopo anni di ricerche, lo psichiatra infantile Christian Basili sembra aver trovato i soggetti che potrebbero avvalorare le sue teorie: quattro bambini che, pur non conoscendosi, condividono gli stessi ricordi di una vita passata. Frammenti sbiaditi degli anni trascorsi tra le due guerre in un castello al confine con la Francia, appartenuto ai coniugi Poitier. Matteo, Miriam, Kevin ed Erica si trasferiscono nel castello insieme a Christian e alla sua assistente Sara. Anche se non subito, l’esperimento si dimostra un successo: i ragazzi rammentano sempre più episodi della loro esistenza di un secolo prima. Memorie felici che presto, però, si rivelano un inganno: una forza oscura infesta il castello, un’entità misteriosa e crudele che vuole ridestarsi e tornare a fare del male.

Nel buio oltre il portale del collegio ci sono frammenti di ricordi. Galleggiano nel vuoto color inchiostro come spezzoni di un film ripetuti alla moviola. Non sono che briciole, le schegge sparse di un vaso rotto, ma suggeriscono la presenza di un intero più grande e organico, la punta di un iceberg ancora nascosto.

L’innocenza del buio

Recensione

Essere bambini è tosta.
Immaginate esserlo due volte!
In un contesto horror poi!
Un romanzo ambientato sul territorio italico che tira fuori temi con reincarnazione, violenza e misticismo in modo lineare e senza far accadere cose perché sì. Un rischio molto alto venendo da una collana che si ispira a King.
Il finale è pure coerente, non riguarda alieni e non usa deus ex machina per far vincere i buoni (e gli americani vincono! NO!).
Il romanzo inizia con un’idea interessante, dei bambini hanno ricordi non loro ma di altri ragazzini vissuti un secolo prima. Un ottimo inizio per mettere i semi di un mistero che si andrà a evolvere nella narrazione, ma in un gioco di scatole cinesi dentro al mistero c’è un altro mistero. Una catena di eventi e rivelazioni che porteranno a un finale inaspettato ma coerente con quello che è stato narrato.
La componente soprannaturale c’è, non è risolutiva come nei testi di King ma è il motore che aziona molti degli eventi che il lettore si troverà a scoprire.
Verso la chiusura verranno messe in ballo tematiche un po’ pesanti che potrebbero disturbare, ma del resto è un horror, si deve essere preparati a tutto quando si gioca con i professionisti.
Uno stile di scrittura scorrevole e che riesce a catturare l’attenzione.

La collaborazione fra i due autori è già stata rodata con i due film “The nest” e “A Classic horror story” con Besana come sceneggiatore e De Feo come regista.
Lucio Besana ha già scritto un libro che potete trovare qui e dei racconti, mostrandoci quanto il suo stile narrativo può essere eclettico.
Un testo che vi raccomando calorosamente, che amiate o no King.
Sono riuscito a scrivere la recensione senza paragonare troppo questo testo a quello di Stefanino Re, ottimo!
Anche perché questo romanzo è più vicino ai suoi primi scritti quindi lo battono tranquillamente.
Oh no! L’ho fatto!

Trama
Scrittura
Personaggi

Link per l’acquisto: L’innocenza del buio. Macabre

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