Autore: Ali Hazelwood

Casa editrice: Sperling & Kupfer

Genere: Paranormal romance

Numero pagine: 396

Trama

Misery Lark, l’unica figlia del più potente Consigliere dei Vampiri del Sud-ovest, è ancora una volta un’emarginata. I suoi giorni nell’anonimato tra gli Umani sono finiti: è stata chiamata a sostenere una storica alleanza per mantenere la pace tra i Vampiri e i loro più acerrimi nemici, i Lupi, e non vede altra scelta che arrendersi allo scambio. I Lupi sono spietati e imprevedibili e il loro capo, Lowe Moreland, non fa eccezione. Governa il suo branco con severa autorità, ma non senza giustizia. E, a differenza del Consiglio dei Vampiri, non senza sentimento. È chiaro, dal modo in cui segue ogni movimento di Misery, che non si fida di lei. Se solo sapesse quanto ha ragione… Perché Misery ha i suoi motivi per accettare questo matrimonio di convenienza, motivi che non hanno nulla a che vedere con la politica o le alleanze, e tutto a che fare con l’unica cosa che le sia mai importata. Ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riavere ciò che le appartiene, anche se questo significa una vita nel territorio nemico… da sola con il lupo.

“«Gli Umani uccidono in continuazione.»
«Sì, ma in modo indiretto. Alzando troppo i costi dell’assicurazione sanitaria o opponendosi ostinatamente al controllo delle armi da fuoco. Voi non succhiate il sangue della gente per sopravvivere?»”

Bride

Recensione

Se Ali Hazelwood decidesse di scrivere un manga, leggerei anche quello e non me ne pentirei. Con questo Paranormal Romance si conferma la mia scrittrice preferita.

Ho fatto il preordine di questo libro mesi fa, spinta dalla fiducia che nutro nei confronti di Ali, senza sapere di cosa si trattasse.

Ammetto che quando ho letto paranormal romance mi sono chiesta “ma che è?”

Alla fine si tratta di un fantasy ma senza tutta quella parte del world building. Insomma il mondo è quello che conosciamo, ma è abitato da umani, vampiri e licantropi.

Io l’ho letto in due giorni, l’ho divorato e poi sono tornata indietro a rileggere le scene più belle.

Il POV è quello dell’eroina protaginista, Misery, ma le note a inizio di ogni capitolo sono i pensieri di Lowe (ho adorato questo particolare).

Le scene spicy non mancano ma non sono troppo spicy come spesso capita, sono invece molto intime, sono i momenti in cui scopriamo meglio l’anima dei protagonisti.

E se l’ironia pungente dell’autrice non basta a convincervi a leggerlo, sappiate pure che ci sono di mezzo il fake marriage trope e il faded mates trope.

Non manca l’alone di mistero, con la scomparsa di Serena, la migliore amica di Misery, e le precarie alleanze fra popoli differenti.

Il finale vagamente aperto mi lascia ben sperare in un continuo, magari con protagonisti Koen e Serena.

Trama
Scrittura
Personaggi

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