Autore: Ignazio Frenda
Casa editrice: Horti di Giano
Genere: Mistero, Horror, Fantascienza
Numero pagine: 232
Trama
La vivace curiosità di tre ragazzi li spinge a inoltrarsi nel bosco sulle pendici di un monte per violare l’antro sacrale di un enigmatico eremita, un uomo che si dice aspetti la fine del mondo. Quando uno di loro, Chiara, sparisce misteriosamente, gli altri due cercano di ritrovarla in un concatenarsi di eventi inspiegabili da cui si aprono diversi palcoscenici, perdendosi in un loop temporale e passeggiando su un’intangibile linea esistenziale di confine.
Recensione
La vicenda ruota intorno a Lorenzo, Chiara e Alberto, tre ragazzi profondamente differenti fra credo, morale e convinzioni, non molto distanti da qualsiasi altro gruppo non bene assemblato di giovani di oggi, che sì avventurano un po’ per gioco un po’ per noia nell’esplorazione di un eremo abbandonato, incuriositi dalle storie e dai misteri che vi si avvicendano: Fanatismo religioso o solo pazzia? Cosa spinge il presunto abitante a vivere una vita così solitaria ed estraniata dal mondo?
I giovani scopriranno molto presto quanto fosse assolutamente necessario ed inevitabile per loro essere in quel preciso posto ed in quel preciso momento, vivendo un’esperienza che li costringerà a guardare ben oltre la fitta foschia che chiamano realtà.
Di per sé l’idea, anche se già vista, è buona ma lo sviluppo risulta essere macchinoso e a tratti confusionario. Ci sono cambi di scena poco chiari e dispersivi, ai quali il lettore troverà una quasi spiegazione alla fine; potevano essere gestiti molto meglio. Le scelte stesse dei personaggi risultano poco convincenti, in un racconto che dovrebbe rappresentare la realtà e con decisioni prese che sembrano essere un po’ troppo “preimpostate” (ha fatto così perché sì, perché altrimenti non sarebbe potuto succedere questo).
Ottimi i riferimenti biblici e mitologici, ma anche quelli scientifici.
Rispetta alcune delle caratteristiche necessarie per essere definito di genere Horror, anche se, causa lo sviluppo poco accattivante, risulta essere poco incisivo e poco immersivo.
Consiglio questo romanzo a chi ama queste ambientazioni, il mistero e la fantascienza.