Autore: Simona Binni

Casa editrice: Tunué

Genere: Graphic Novel, Adolescenza

Numero pagine: 112

Trama

Jonathan e Maya provengono da contesti familiari difficili, a scuola sono spesso soggetti a richiami disciplinari, tanto che dopo una lite particolarmente accesa vengono convocati in presidenza. Il professor Dante ha in serbo per loro una punizione particolare: puliranno e riverniceranno un vecchio aereo donato dal sindaco alla scuola. Ogni giorno, alle 17:00, fino a che il lavoro non sarà completo. L’inizio non sarà dei più facili, però mano a mano che il compito procederà, il loro diventerà un incontro, fatto di condivisione e di scoperta reciproca, di conoscenza e crescente confidenza che li porterà a uscire dalle rispettive solitudini. Età di lettura: da 11 anni.

“È proprio sicuro che sia una buona idea metterli insieme?”
“Lo spero. D’altronde ho solo unito due solitudini”

Dammi la mano

Recensione

L’adolescenza è l’età più importante, il periodo di transizione dall’infanzia al diventare un individuo adulto.

Maya e Jonathan sono due ragazzini problematici che provengono da due ambienti familiari difficili. Non si sopportano, litigano continuamente e dopo l’ultima discussione vengono richiamati dal preside. Questa volta la loro punizione viene scelta dal professore Dante, il quale ha il compito di seguirli e educarli. La punizione è semplice: ogni giorno alle 17:00 i due ragazzi devono recarsi dietro la scuola dove si trova un vecchio biplano che devono sistemare fino a ripristinarne il suo antico splendore. Questo lavoro farà avvicinare Maya e Jonathan, i quali scoprono di avere molte cose in comune.

Questa graphic novel è istruttiva e piena di problematiche attuali e sociali. L’autrice si occupa degli argomenti trattati con profondità e professionalità.

Maya vive con la mamma e non sa chi è il suo papà. Passa il suo tempo da sola in casa a guardare la tv e a leggere, in quanto la mamma deve lavorare tutti i giorni come cameriera per mantenerla. Soffre molto la solitudine e anche la mancanza di una figura paterna.

Jonathan ha perso la mamma da bambino. Il padre è disoccupato, non riesce a trovare un’altra sistemazione lavorativa, e passa tutto il tempo sul divano con una bottiglia in mano. Jonathan ama la musica e vorrebbe diventare un musicista, ma non può permettersi di seguire il suo sogno.

Il professore Dante è quell’insegnante che tutti noi avremmo voluto avere. Sempre presente per i suoi alunni. Un professore deve sì educare, ma deve anche essere in grado di aiutare i suoi studenti nel momento del bisogno trasformandosi in un amico fidato.

I disegni sono particolari, deve piacere questo tratto molto simil matita e realistico.

Ottima lettura estiva che consiglio ai ragazzi e a chi ama le graphic novel!

“Io penso che il giorno in cui smettiamo di dare un valore alle nostre azioni, diventiamo delle vecchie carcasse inutili, come questo biplano.”

Dammi la mano
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