Il Quarto e il Quinto

Autore: Luca Vanoli

Casa editrice: Self-publishing

Genere: Giallo storico

Numero pagine: 571

Saga: Al servizio di sua Santità vol.II

Trama

“Capodimonte, settembre 1659. Don Bonifacio, curato del paese, si è assopito nel confessionale quando la voce di una donna misteriosa gli annuncia che lo spirito di una fanciulla ha preso possesso della sua volontà per indurla a commettere azioni tremende contro suo padre…Un mese dopo l’avvocato Tullio Corbet viene convocato con urgenza a Roma dall’amico di lunga data, il gesuita Padre Seàn; la Curia Pontificia ha di nuovo bisogno dei loro servigi per risolvere un caso dai risvolti inquietanti: il conte di Capodimonte sta esercitando pressione sul pontefice affinché acconsenta a sottomettere la sua primogenita, Bianca, a un esorcismo. In seguito ad alcuni incidenti, si è persuaso che l’anima della figlia sia caduta sotto il controllo dello spirito di Beatrice Cenci, la vergine parricida, tornata a reclamar vendetta per l’ingiusta condanna a morte subita sessant’anni prima in Roma. Giunti sulle rive del lago di Bolsena, i due investigatori saranno avvolti da un’atmosfera fredda e cupa. Ben presto i timori del conte diverranno realtà e ogni indizio sembrerà accusare proprio Bianca. Ma Corbet, per nulla convinto delle apparenze, sfiderà l’ira del conte e della Curia pontificia per dimostrare la sua innocenza, assumendo il ruolo di avvocato difensore in un durissimo processo, dinnanzi a un tribunale criminale determinato ad usare ogni mezzo consentito per giungere alla sentenza più giusta”.

“La vanagloria è peccato! Ma lo è anche la modestia; l’errore vero è non sapersi valutare per il proprio effettivo valore”.

il quarto e il quinto

Recensione

Credo che leggere libri appartenenti a delle serie sia un’arma a doppio taglio.
Tutto dipende dal primo volume: è come l’impressione che ci si fa quando si conosce qualcuno di nuovo, la prima è quella che conta.
E cosa succede con i libri? Se il libro ti piace vuoi andare avanti mentre se il libro non ti è piaciuto finisce lì e magari i volumi successivi avrebbero completamente stravolto l’opinione ma questo rimarrà un mistero.
Ma la cosa peggiore che può accadere è che il primo volume piaccia talmente tanto da avere aspettative altissime per i volumi successivi…
Ecco a me è successo e avevo aspettative altissime: soddisfatte o non soddisfatte?

Premessa: il volume può essere letto anche senza aver letto il precedente; sono misteri e casi da risolvere autonomi, indipendenti gli uni dagli altri. L’evoluzione del protagonista e la sua vita sono il filo che lega i volumi, è sempre lui ad occuparsi della soluzione insieme a Padre Sean ma l’autore delinea una sintesi ben precisa che evita grandi “buchi” a chi si approccia a Corbet da questo volume.

Si tratta di un giallo storico e ne rispetta i canoni seppur con una narrazione scorrevole e per nulla pesante. Ho riscontrato un notevole “scatto” nello stile narrativo dell’autore che ha aumentato i punti di vista e alternato presente e passato, varie epoche, con maestria.
Ha saputo concordare un linguaggio aulico e abbastanza lontano da noi con quel giusto tocco di classicismo misto ad una sfumatura di modernità che ha aumentato il ritmo e soprattutto permesso di entrare in sintonia con i vari personaggi (ho riscontrato qualche difficoltà con il memoriale ma trovo sia normale considerando l’epoca in cui tecnicamente veniva redatto e soprattutto è da sottolineare la bravura dell’autore nel capire quando doveva inserire una nota esplicativa e quando invece spiegarsi in maniera colloquiale direttamente nel testo, ndr.).
Sono rimasta molto colpita dagli intrecci costruiti e soprattutto rimango sempre affascinata dalla apparente semplicità con cui Corbet rivela le giuste soluzioni: nonostante il lettore non abbia capito nulla, nel momento della rivelazione è come se fosse stato sempre lì, ad un soffio. Questo mi riporta sempre alla mente Poirot e, amandolo fortemente (ndr.), non posso che apprezzare questa penna “alla Christie” e volerne leggere di più.
Rispetto al primo volume ho trovato più riflessione ed un dinamismo più contenuto (e questo un po’ mi è mancato da amante dell’azione, dell’adrenalina, ndr.) ma non sono mancati i colpi di scena.
È una lettura che lascia diversi spunti di riflessione e sicuramente tratta tematiche capaci di produrre sentimenti e pareri contrastanti ma questo lo trovo un punto a favore: una buona lettura deve lasciare spazio alla discussione.

Aspettative soddisfatte, lo consiglio!

Link per l’acquisto: Il Quarto e il Quinto

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