La Farfalla d'Ombra

Autore: Yali Ou Ametistha

Casa editrice: I.D.E.A. Immagina Di Essere Altro

Genere: Dark Fantasy

Numero pagine: 498

Trama

“Attraverso le parole di Yalihta entriamo nel suo mondo fatto di ribellione, rivoluzioni, viaggi interiori, farfalle, personaggi stravaganti e misteriosi. Nel corso di questa storia, la sua vita percorrerà strade impensabili, fino a giungere a un bivio: lì, cambierà, completamente la prospettiva del suo racconto”.

“Quella sera si respirava l’aria della voglia di ricominciare, della vita che trionfa sulla morte e di chi, per troppo tempo chiuso in casa, cerca di dominare la paura ed esce in strada.”

la farfalla d’ombra

Recensione

Inizierò il mio articolo in un modo un pò diverso dal solito, forse poco “professionale” ma alla fine la lettura non è una professione, la lettura è (e deve rimanere sempre ndr.) un piacere. Ho deciso di partire mettendo nero su bianco il motivo della scelta della citazione, è un estratto che racconta poco del libro perché si riferisce ad un momento preciso: la fine delle epidemie peste e rosolia che per un breve periodo hanno attraversato il romanzo. La Farfalla d’Ombra non vuole narrare di epidemie o pandemie ma questa citazione mi ha punta nel vivo… chi di voi, che state leggendo questo articolo, non si è ritrovato in queste parole? O meglio, chi di voi si sta sentendo così ogni giorno dato il periodo storico che stiamo attraversando? Ecco… per me, una lettura ben riuscita, deve essere in grado di farmi vivere le pagine che sto leggendo e anche un piccolo elemento, un piccolo particolare, capace di toccarmi così profondamente merita attenzione (tralasciando che si ricollega anche ad un incontro f-o-n-d-a-m-e-n-t-a-l-e per la protagonista ma questo sarebbe spoiler, ndr.).

Il romanzo ci offre un prologo che lascia poco spazio all’immaginazione. Si prospetta come un viaggio, un percorso di crescita che Yalihta affronterà e nel quale vuole accompagnarci, donandoci i suoi ricordi e strappandosi poco a poco un pezzo di cuore (no, non vi preoccupate, anche se si tratta di un dark fantasy non lo fa letteralmente…forse ndr.). Devo ammettere che ho trovato faticoso l’inizio (nonostante amassi già profondamente la protagonista, ndr.) perché mi stavo confrontando con un linguaggio quasi di altri tempi, che per comprendere portava inesorabilmente ad un rallentamento nella lettura. Da circa pagina 100 sono entrata totalmente nella storia e non ho potuto più lasciarlo. Ero ipnotizzata, catturata, come fossi in una crisalide aspettando di poter spiccare il volo (ogni riferimento NON è puramente casuale, ndr.).

La cosa che mi ha colpita maggiormente è stata la poca “resa favolistica”. Nonostante il romanzo sia un fantasy, sono state utilizzate metafore per sottolineare precise dipendenze che “consumano” le persone, si è lottato per una libertà ed un’indipendenza che iniziava e terminava sulla base delle persone che ci si trovava davanti. E’ un percorso di crescita reale, che, sotto altre vesti e senza elementi fantastici, probabilmente hanno vissuto una gran parte degli adolescenti o delle donne di un’altra epoca.

La scrittura, nonostante la mia poca familiarità e il conseguente adattamento più lungo, è risultata scorrevole e perfettamente coerente con la trama che affrontava. I personaggi sono stati caratterizzati in modo da renderli tutti così diversi ma tutti accomunati dalla stessa ricerca di sé stessi e delle proprie conquiste.

L’epilogo mi ha lasciato tante di quelle domande che (come l’autrice stessa richiede nei ringraziamenti, ndr.) mi portano non a chiedere ma a pretendere il seguito.

a voi dico solo: LEGGETELO!

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