Autore: J. P. Khalee
Casa Editrice: I.D.E.A. Immagina Di Essere Altro
Genere: Distopico
Numero pagine: 266
Saga: Seadevil #2
L’oceano può essere magnifico e raccapricciante al tempo stesso, ma sempre misterioso. Il problema, figlio mio, è che l’unico modo per comprenderlo è di tuffarcisi dentro.
Anemone
Trama:
L’avventura di Clay e del suo gruppo è appena iniziata. Ormai ricercati, dovranno trovare Laura May e mettersi nella condizione di poter convincere la SeaDevil a intervenire per il bene del mondo. Non si può più temporeggiare, ora serve un esercito. Torneranno negli abissi, affronteranno molte sfide e cresceranno insieme alla loro voglia di fermare Black Shell e Nuova Pangea, due facce della stessa medaglia. Riusciranno nel loro intento? Lo scopriranno solo nell’Anemone.
A volte gli amici possono dirci chi siamo realmente, anche quando noi stessi non conosciamo la risposta.
anemone
Recensione:
Disclaimer: non leggere questa recensione se non hai letto il primo volume della saga e vuoi evitare spoiler! Se vuoi leggere la recensione del primo volume clicca qui!
Uno stile che si conferma fluido ed avvincente quello di Jp Khalee, che anche in questo secondo volume riesce a tenere il lettore incollato alle pagine. La storia riprende da dove la avevamo lasciata, e devo dire che questa è una cosa che apprezzo nelle saghe: non amo particolarmente quando da un volume all’altro passano mesi o addirittura anni. Il clima che troviamo all’inizio del libro, tuttavia, non potrebbe essere più diverso di quello che si respirava in SeaDevil. Niente più battute e leggerezza: i protagonisti, distrutti dall’aver fallito nella missione di salvataggio descritta nel primo libro, mostrano tutto lo sconforto appropriato alla situazione. Quello che sembra accusare il colpo più duramente è proprio Clay, il protagonista della storia, che troviamo chiuso in se stesso e incapace di appoggiarsi al resto del gruppo, cosa che invece riesce abbastanza bene a tutti gli altri.
Mentre ho trovato questo comportamento del protagonista molto efficace e realistico all’inizio della narrazione, tuttavia, ha iniziato ad andarmi un po’ stretto nel proseguire della vicenda. Molte delle parti introspettive del libro si concentrano sull’incapacità di Clay di andare avanti, e su come lui si senta a volte anche invidioso degli amici che invece riescono a risollevarsi a poco a poco. Proprio per questo il personaggio, che alla fine del primo volume era il mio preferito, non mi è piaciuto particolarmente se non in pochi brevi momenti. Al contrario, mi sono trovata a rivalutare decisamente il personaggio di Eve: mentre nel primo libro mi sembrava quasi una ragazzina, superficiale e facile all’innamoramento, in questo secondo volume è maturata molto, prendendo coscienza dei suoi punti di forza e definendo le sue priorità.
Per quando riguarda l’evoluzione della trama, l’ho trovata interessante. L’autore approfondisce e amplia alcuni argomenti legati alle mutazioni genetiche, già presenti nel primo libro, ed introduce nuovi elementi interessanti con ottime potenzialità di sviluppo per il terzo e ultimo volume. Tuttavia, ho trovato che alcuni temi che erano stati lasciati irrisolti nel primo volume non siano stati sviluppati al meglio delle loro potenzialità in questo secondo capitolo della saga. Mentre le dinamiche politiche e scientifiche sono gestite con attenzione, ho trovato che un paio degli elementi relazionali tra i personaggi non siano stati sfruttati al meglio. In particolare ho trovato una reazione di uno di loro (che non dirò esplicitamente per evitare spoiler) abbastanza inverosimile, tanto che mi sono chiesta a lungo se sarebbe arrivato un colpo di scena o un qualche chiarimento a riguardo, che invece non si è presentato. Spero che la situazione venga ripresa nel volume seguente.
Come nel volume precedente, l’azione è presente dall’inizio alla fine della storia, con un susseguirsi di fughe, attacchi e piani tanto folli quanto fortunati. Anche in questo caso il finale resta in sospeso ed il lettore viene lasciato ad intravedere una nuova realtà che non viene approfondita, ma solo accennata in vista del volume seguente, che sicuramente leggerò.
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