Autore: Storm Diving
Casa editrice: Self-publishing
Genere: Romanzo rosa
Numero pagine: 532
Trama
Samuela, a ventidue anni, vola via dall’Italia per trasferirsi a Seoul a studiare medicina.
La sua quotidianità scorre placida e il futuro si prospetta nitido, ma ogni suo piano viene stravolto in un pomeriggio qualunque da in un incontro inatteso e irrevocabile: quello con l’amore.
Un amore potente e sconvolgente che modifica per sempre la direzione della sua esistenza, che spazza via ogni certezza e che trasfigura ogni cosa in perfetta bellezza e accecante dolore.
Un amore recato in dono da un uomo straordinario, che possiede gli occhi più incantevoli della terra: Kim Soo Hyuk.
Lui è un agente del N.I.S., i servizi segreti della Repubblica della Corea del Sud.
Un mestiere complicato e pericoloso, che lo conduce spesso lontano e di cui può rivelare ben poco.
Eppure Sam non esita un solo istante a consacrarsi a lui in modo totale e ad affidare nelle sue mani ferme l’evolversi del proprio avvenire.
Lui la plasma con l’energia della sua eccezionale presenza, la colma di ogni meraviglia possibile e la cambia, facendo di lei un’adulta.
Nell’abbagliante luce dell’estate orientale i due ragazzi combattono strenuamente per vincere le loro paure e vivere una passione così assoluta da trasformarsi in ossessione illogica e irrazionale.
Finché il destino avverso si rivolta, le tenebre li avvolgono, l’insicurezza li divora, ogni terrore si tramuta in concreta e improvvisa verità.
Affiorano le discrepanze fra Italia e Corea del Sud e Sam, sola in un paese divenuto di colpo meno ospitale, rischia di piegarsi alle insidie che le vengono imposte.
Quando la sua realtà si trova a varcare il confine tra sogno e incubo, Samuela è costretta a scoprire quanta forza possa nascondersi dentro l’animo umano e quanta tenacia occorra per difendere la propria vita e la vita di coloro che ama.
Recensione
Samuela, per gli amici Sam, è una giovane ragazza di 22 anni che riesce a realizzare il suo sogno, vivere e lavorare in Corea del Sud come aveva sempre sperato di fare suo padre. Infatti, riesce a trasferirsi a Seoul ottenendo una borsa di studio in Medicina per diventare un giorno un bravo dottore. In questa città, la sua vita trascorre in spensieratezza, conosce persone che diventano ottimi amici che la sostengono e le stanno vicino in ogni momento. Un giorno però, durante il tirocinio all’ospedale, dalla porta del suo studio medico entra lui: Kim Soo Hyuk. Come non rimanere stregata da quegli occhi asiatici, “occhi della fenice”? Kim è un agente del N.I.S., i servizi segreti della Repubblica della Corea del Sud. È in costante pericolo con le sue missioni che richiedono viaggi lunghi con un possibile non ritorno, non è pronto a incatenare Sam a una vita di sofferenza, ma non riesce neanche a non amarla e desiderla ogni istante. Se esiste il colpo di fulmine o il filo del destino, loro sono l’esempio lampante. Purtroppo il Fato non sarà gentile con Sam e Kim, molti ostacoli troveranno sulla loro strada.
Più di 500 pagine tra colpi di scena e suspance, una storia divisa in tre parti che ti fa rimanere incollata al libro. C’è tutto: eventi che destabilizzano, che ti turbano e ti fanno battere il cuore per l’ansia di sapere come andrà a finire; momenti appassionanti, dolci e di puro amore. Phoenix eyes è questo, un turbinio di emozioni che fanno sognare, ma anche odiare e amare i personaggi. Sono stata lì a Seoul, per ore e giorni, mentre leggevo questo romanzo, e quando una scrittrice riesce a trasportati con le sue descrizioni e gli eventi nella storia ha già vinto. È scritto bene, si vede che c’è stato un grande lavoro dietro da parte dellla scrittrice, e la lettura è molto scorrevole. Ho apprezzato la cura dei dettagli, la ricerca sulle usanze e i termini coreani. A ogni vocabolo di questa cultura asiatica troverete annesso una nota per il significato. Amo leggere una storia e arricchire il mio sapere, impare qualcosa di nuovo su di un paese straniero diverso dal nostro.Ci sono alcune scene di sesso, ma sinceramente a me non hanno dato fastidio, come anche alcune un po’ violente. Per il resto c’è molta suspance. È un autoconclusivo e sono contenta che lo sia perché è perfetto così. Mi rammarico per il fatto che la scrittrice abbia deciso di non scrivere più in quanto ha talento.
Ringrazio Giada di Puzzlekoob per avermi regalato questo libro per l’iniziativa #lebloggerunite.