Gli artigli dell’aquila

Autore: Fabio Monteduro

Casa editrice: Dark Zone

Genere: thriller

Numero pagine: 260

Trama

Il bene e il male scelgono a caso il loro campo di battaglia? Forse no, come dimostra questo romanzo, dove nulla avviene per caso, nemmeno la terribile tragedia che investe Lorenzo, un insegnante di origini tedesche, che si trova proiettato al centro di un intrigo che sembra valicare i limiti stessi della vita. Né, tantomeno, è un caso l’eredità che riceve dal nonno: i rapporti tra loro, infatti, non giustificano il lascito di un appartamento in uno dei più bei quartieri di Roma. Da qui parte un viaggio vorticoso nel passato, nella Germania a cavallo tra la fine della prima guerra mondiale e l’inizio della seconda; un percorso di ricostruzione millimetrico, un puzzle ricomposto attraverso indizi, fotografie, lettere e testimonianze. E, indagando, Lorenzo finirà per scoprire qualcosa di anomalo: tutti gli amici del nonno sono sopravvissuti ben oltre la normale soglia d’età, portandolo a chiedersi quale peso abbia avuto la seduta spiritica cui tutti loro hanno preso parte. L’unica cosa certa è che esiste un enorme segreto capace di comprimere le loro coscienze come un macigno. Un segreto sul quale Lorenzo dovrà cercare di fare luce a tutti i costi.

“<< Una foto ben fatta, è come il ritratto del passato, come qualcosa che ferma il tempo>>”

gli artigli dell’aquila

Recensione

Lorenzo è un insegnante precario di storia innamorato della vita, di sua moglie Noemi e del loro bimbo in arrivo.
Un evento tragico gli cambia la vita, lui perde i suoi punti di riferimento e l’interesse verso qualsiasi cosa, ma una strana eredità lo metterà sulle tracce di un antico mistero da risolvere.

Ho trovato questa lettura davvero piacevole, è un thriller ricco di suspense e di mistero che viaggia tra due epoche, quella di Lorenzo e del nonno.

La trama è originale e particolare, con un’integrazione storica davvero accurata, per cui faccio i complimenti all’autore (non entro nei dettagli per evitare spoiler).

Il ritmo della narrazione è sempre incalzante, non ci sono tempi morti o parti eccessivamente descrittive che smorzano la tensione costantemente alta.

I personaggi sono descritti piuttosto bene, ognuno con caratteristiche specifiche e necessarie a risolvere il mistero sul nonno di Lorenzo; ho avuto solo un dubbio sul ruolo di Noemi, che mi è stato chiarito dall’autore.

I riferimenti ai luoghi mi hanno lasciata un po’ perplessa, perché Lorenzo passa da una città all’altra come se nulla fosse, come se le distanze fossero indefinite, visto che non viene indicato dove abita ma alcune volte arriva a destinazione in poco tempo ed altre ad esempio in quaranta minuti.
Ai fini della storia in sé non è fondamentale, ma conoscere certi particolari aiuta ad immedesimarsi meglio.

Trama
Scrittura
Personaggi

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