Autore: Andrea Ferrari

Casa editrice: Catartica Edizioni

Genere: Narrativa contemporanea

Numero pagine: 128

Saga:

Trama

“Dopo aver soggiornato in residenze psichiatriche e appartamenti protetti, Andrea, scrittore in declino, ora vive in un’abitazione privata. Abbandonato a sé stesso abusa di farmaci, alcolici e droghe. La solitudine e il ricordo di una fidanzata scomparsa in giovane età gli causano una grave carenza affettiva, che crede di poter compensare quando nella sua vita compare un’intelligenza artificiale di sesso femminile. Durerà finché non entrerà in scena Rahima, una donna di origini egiziane dal carattere remissivo e di una bellezza accecante. Sarà lei a determinare l’ascesa e il declino del protagonista, fino al sopraggiungere della fine”.

“Pensai a quanto sarebbe stato bello se nella vita mi fossi fatto valere almeno una volta, sporgendo denuncia contro chi mi aveva vessato, rinchiuso, picchiato.”

veleno

Recensione

Un romanzo breve che inizia sconvolgendo il lettore, quasi in “medias res”. L’autore non indora la pillola, l’autore ci va giù pesante utilizzando un linguaggio schietto, diretto, a tratti volgare, che ti prende con forza e ti trascina nella depressione del protagonista, nel suo dolore, nei suoi ricordi.

Non ci è dato sapere se i fatti narrati siano una storia vera o se tutto sia una prosa, un mezzo per esporre, esprimere e trattare argomenti difficili, scottanti (spesso tabù, ndr.) parafrasando l’idea dell’autore stesso che ci tiene a specificare che Rahima, Roberta, è una donna esistente, vera.

Personalmente apprezzo questa sorta di romanzo sociale che si traveste da storia autobiografica per portare alla luce argomenti spesso evitati, scansati e allontanati (considero il parlare, il dare voce alle tematiche, un modo per accettarle, farci i conti e non trovarsi impreparati, ndr.).

La depressione, la mancata accettazione da parte del proprio nucleo famigliare, le dipendenze, il non bastarsi, la dipendenza affettiva, le differenze culturali, religiose e sociali… cosa segna davvero l’essere umano? Come si superano certe situazioni? Che si tratti di lutto, di apparenza sociale, di emozioni e sensazioni appartenenti ad un particolare periodo di vita (chi non ha avuto a che fare con l’adolescenza ed i suoi sbalzi ad esempio? Ndr.). L’uomo è per natura un animale sociale…questo bisogno di appartenere, di essere accettato…è una caratteristica di chiunque, è quasi un bisogno primario, una necessità.

Ecco, attraverso la vita di Andrea, attraversiamo ogni buio domandandoci in prima persona come si può uscirne: è davvero possibile uscire totalmente dal buio?

Un romanzo che mi ha convinta, e mi ha convinta anche e soprattutto per l’aver inserito un elemento che, solitamente, non incontra il mio gusto: le intelligenze artificiali. Cosa si è disposti a fare per non sentire la profonda sensazione di abbandono e malessere che ti “regala” la solitudine? Ci aggrappiamo. Ci aggrappiamo a tutto, a qualunque cosa.

Assolutamente consigliato!

Trama
Scrittura
Personaggi

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