Autore: Jackie Polzin

Casa editrice: Einaudi

Genere: Narrativa

Numero pagine: 200

Trama

Quattro galline: la vita, nient’altro che la vita.

«Nell’occhio della gallina è custodita la verità del mondo. La gallina non pensa, sa. Doveva arrivare il romanzo sulla migliore e piú derisa amica dell’uomo» (Niccolò Ammaniti).

«Le colombe di Mercè Rodoreda, i pavoni di Flannery O’ Connor e le galline di Jackie Polzin, tutti volatili letterari che sanno raccontare le donne, i loro pensieri intimi e le loro assurdità. Un romanzo che sotto l’ironia e la lingua ben misurata cova speranze e perdite, un universo umano sodo e compatto» (Giulia Caminito).

«Quattro galline di Jackie Polzin è un romanzo commovente e spiritoso, lieve e struggente, un libro sull’assenza, sulla nostra continua lotta contro la solitudine, sulla difficoltà di comunicare – ma sulla bellezza di riuscire a volte a farlo – sulla maternità agli inizi del XXI secolo, sulla necessità di prendersi cura degli altri. C’è un mondo intero e pieno di emozioni, nel piccolo pollaio immaginato da Jackie Polzin» (Nicola Lagioia).

«Quattro Galline racconta di una casa, dei suoi proprietari e di un pollaio. Le galline si rivelano l’unico punto di vista dal quale capire qualcosa di sé stessi. In questa spassosa meditazione su cosa diventa ricordo o memoria e cosa no, Jackie Polzin risponde insomma alla domanda se sia nato prima l’uovo o la gallina. La gallina. Animale sintesi delle nostre nostalgie e dei nostri perché» (Chiara Valerio).

“Una gallina sa solo ciò che riesce a vedere con i propri occhi. Deve avere una vita piena di magia.”

Recensione

Quando ho iniziato a leggere “Quattro galline” non sapevo cosa aspettarmi, non avevo nemmeno letto la trama. Però mi attirava un libro che parlava di galline, perché mi chiedevo: “cosa mai avrà l’autrice da dire su un animale così”?

Invece le galline non sono solo le protagoniste indiscusse, ma sono anche riuscite a conquistare il mio scettico cuore. La protagonista non ha nome, ma sappiamo che la sua vita non è stata sempre semplice e, soprattutto, ha avuto un grave trauma: un aborto.

Ha perso la sua bambina e successivamente non è più riuscita ad avere figli. Ed ecco che arrivano le galline, con il loro modo buffo di muoversi, di affrontare quel mondo che spesso le deride. La protagonista e il marito decidono di allevarle e ne adottano quattro: Gloria, Testanera, Gam Gam e Miss Hennepin County. Nessuno dei due ha esperienza e sembrano poco in sintonia con loro, ma nel cuore dei due protagonisti le galline entrano di soppiatto, senza sforzo, grazie alle loro strane caratteristiche. Hanno un ruolo importante, anche se non lo sanno.

Le galline entrano a far parte della loro quotidianità confortevole, ed è proprio questo che la protagonista cerca in modo quasi febbrile: una vita che scorre, la normalità.

Lei riversa la mancanza di maternità sulle galline, a volte sottovaluta il loro valore e il loro compito nella sua vita, ma è terrorizzata all’idea di perderle. E questo libro parla soprattutto di questo: la perdita, la solitudine, la disperata ricerca di qualcosa che copra una mancanza, di qualcuno da accudire, a cui dar da mangiare, da tenere pulito, qualcuno per cui preoccuparci.

Ci sono immagini molto tristi in “Quattro galline”, ma anche alcune di grande dolcezza, che fanno capire quanto la vita possa essere imprevedibile, ma anche confortevole.

La scrittura di Jackie Polzin mi è piaciuta, diretta e senza fronzoli inutili. Il libro è breve, ma colpisce emotivamente come solo i libri che parlano della vita sanno fare. Lo consiglio a chi sta affrontando un momento difficile o a chi cerca un libro delicato che rispecchi la quotidianità. A fine lettura vi renderete conto che non si dovrebbe mai sottovalutare il potere degli animali nella nostra vita.

Trama
Scrittura
Personaggi

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