Autore: Matteo Casali

Casa editrice: MS edizioni

Genere: Librogame Fantasy

Numero paragrafi: 400

Saga: Memoriæ – Tomo 1

Trama

La guerra ha sconvolto la ricca nazione di Taijar, gli abitanti della sua splendida capitale Vanjoor sono fuggiti a ovest, cercando riparo tra i monti del vicino Koekthaar. Anche tu ti sei unito alle carovana preda di banditi e dei soprusi delle milizie del regno nemico di Dalrath, trovando infine riparo in uno dei campi profughi allestiti nelle fredde alture koeke. Da mesi, sopravvivi a stenti e gelo, tenendo nascosto il potere soprannaturale che alberga in te. Non ne conosci l’origine, né sai che origine abbiano o cosa significhino le cicatrici sulla tua schiena che sembrano rappresentare strani, arcani simboli il cui significato ti sfugge.

I tuoi ricordi sono confusi dal giorno della tua fuga dalla capitale. Ci sono tanti pezzi che ti mancano per capire cosa ti sia veramente successo quel giorno.

Malacarne

Recensione

Javat, il protagonista di questo librogame, è un uomo che è scappato, non si sa come, da Vanjoor, una città ormai rasa al suolo. Questo personaggio non possiede ricordi ed è estremamente confuso, ma possiede delle cicatrici sulla schiena che quando si scaldano presagiscono qualcosa e gli permettono di utilizzare dei poteri arcani.

Il regolamento è abbastanza semplice. Avremo bisogno di due dadi a sei facce oppure, in mancanza di questi, potremo utilizzare i dadi stampati su ogni pagina del volume. Avremo tre caratteristiche: Forza, Volontà e Arcano, di cui dovremo scegliere quale potenziare con un +1 di partenza. Questo bonus verrà aggiunto al risultato del lancio dei dadi, due dadi a 6 facce. C’è anche la possibilità di giocare un una difficoltà in più, ovvero scegliendo quale caratteristica potenziare con un +1, mentre le altre due avranno un malus di -1 entrambe, per rendere il gioco più interessante e difficile – scelta non obbligatoria. Quando Javat si troverà di fronte a delle sfide, ci saranno delle prove da superare. Si dovranno lanciare due D6 e il risultato dovrà essere maggiore o uguale della difficoltà proposta. Durante l’avventura potremo trovarci a subire alcune ferite, che sono divise in tre livelli. Javat sarà sano se avrà da 1 a 3 ferite, quindi non subirà alcun svantaggio. Da 4 a 7 ferite sarà affaticato per cui non potrà utilizzare i bonus, tranne quelli delle armi o oggetti speciali. Da 8 a 10 ferite invece Javat sarà esausto per cui in tutte le prove avrà un malus di un -1. Quando si arriverà all’undicesima ferita il povero protagonista andrà incontro alla morte dovendo così ricominciare la nostra avventura dal paragrafo 1. I punti ferita potranno essere recuperati durante la lettura, solo quando il testo lo permetterà, con del sano riposo e con le razioni. Una meccanica interessante è l’utilizzo delle ferite. Mi spiego meglio: subendo una ferita Javat potrà rilanciare i dadi e accettare il risultato nuovo. Avremo un’arma, un’armatura e uno scudo, potremo trovare delle razioni, dei pezzi d’argento per pagare, troveremo inoltre delle parole chiave da segnare. Avremo dei combattimenti da affrontare con una difficoltà da superare. I dadi saranno lanciati, i bonus o malus aggiunti e se la prova sarà superata, quindi avremo avuto un valore maggiore o uguale della difficoltà proposta avremo inferto una ferita al nemico, in caso contrario sarà stato lui a farne una a noi. Il numero di ferite totali da infliggere sarà sotto alla difficoltà. Saranno prove di Forza nel caso di combattimenti fisici, di Volontà in quelli mentali.

Javat non possedendo ricordi è come un libro bianco, saremo noi a decidere cosa sarà successo nel suo passato quando avrà dei flashback grazie ad alcuni stimoli ricevuti durante l’avventura. In queste occasioni potremo modificare il presente grazie a ciò che sceglieremo per il suo passato. Questa meccanica è molto interessante e permette anche una buona variabilità nelle strade che si intraprenderanno, offrendo una buona rigiocabilità per scoprire molte scene.

Il finale è unico, se non continuano le interruzioni dovute a fini premature, e ci porterà direttamente a voler leggere il prossimo volume, che ancora non è uscito. Il paragrafo conclusivo mi ha colpita molto ed emozionata. Il volume ha una narrazione che è un crescendo di avvenimenti. Se i primi paragrafi sono abbastanza confusionari e con pochi avvenimenti interessanti, proseguendo nella lettura la narrazione incalza e diventa sempre più interessante catturando il lettore fino al finale.

Un librogame da rigiocare più volte grazie alla variabilità delle scelte sia durante l’avventura, sia durante la costruzione dei ricordi. Inoltre il volume è impreziosito di illustrazioni magnifiche create dall’illustratore Ausonia.

Entrate nel mondo di Javat, combattete, risolvete le situazioni e divertitevi in questa splendida avventura.

Trama
Scrittura
Personaggi
Giocabilità

Link per l’acquisto: MALACARNE

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