Autore: Roberto De Zorzi

Casa editrice: Rossini Editore

Genere: Thriller, Horror, Mistery

Numero pagine: 364

Trama

1956. È una calda estate ad Albrightsville. Tra i tendoni di un circo c’è una bambina silenziosa. Il suo nome è Ophelia, soprannominata “O” dai membri della Banda del tasso, i suoi primi veri amici. Tutto sembra finalmente andare per il verso giusto, fino a quando una tragedia pone fine alla sua giovane vita.

2018. Nello chalet di montagna ereditato dal nonno del marito, Sara vede materializzarsi sui vetri delle finestre la lettera “O”: un indizio che presto la conduce al luogo in cui fu uccisa Ophelia.

“Tutt’intorno allo chalet, il bosco manifestava la sua grandezza. Il silenzio, interrotto soltanto dal canto di qualche uccello e dalle folate di vento che accarezzavano le chiome degli alberi, le dava quel dolce senso di pace e tranquillità di cui aveva bisogno. Erano quelli i suoi momenti preferiti, quando poteva pensare, quando poteva rimanere sola con se stessa. E così ricordò.”

Recensione

Se cercate un romanzo con delle vibes alla “It”, che vi accompagni verso la fine dell’estate, “O” potrebbe essere il libro giusto per voi.

La storia si snoda su tre linee temporali: il 1956 ci porta nella cittadina di Albrightsville dove conosciamo la Banda del Tasso, un gruppo di ragazzini che si diverte a stare insieme e scorrazzare nei boschi. A loro successivamente si unisce Ophelia, una bambina arrivata con il circo itinerante che in quelle settimane si era stabilito nella cittadina. Ophelia è sordomuta, ma ciò non le impedisce di farsi capire dai suoi nuovi amici e di incantarli con passi di danza e con la sua dolcezza.

Passiamo poi al novembre del 2018 dove conosciamo invece Sara, una giovanissima donna incinta, che decide di partire con il marito Jack verso lo chalet del nonno di quest’ultimo, per passare qualche giorno di tranquillità. Anche la stagione cambia, perché siamo in pieno inverno e la neve colora tutto il paesaggio intorno allo chalet.

Ennesimo cambio temporale e passiamo all’ottobre del 2018 per conoscere un misterioso uomo con la cresta, di cui inizialmente non ci viene rivelato molto, nemmeno il nome. Sappiamo però che è detenuto in un istituto di correzione.

Questo continuo salto temporale mi è piaciuto molto, da grande fan del gioco passato-presente. La mia attenzione è stata subito catturata e ho divorato le prime pagine, cercando di capire cosa mi avrebbe rivelato la lettura. Poi un po’ si perde, forse perché i passaggi nei vari momenti del 2018 diventano sempre più vicini e quindi il lettore deve prestare più attenzione per capire e non perdere il filo.

L’ambientazione mi è piaciuta davvero molto. Abbiamo una piccola cittadina tipica di queste storie misteriose, che ci permette di entrare fin da subito nel racconto. Poi c’è lo chalet disperso in mezzo ai boschi innevati, che dà al tutto un che di claustrofobico e si ha l’impressione di essere in trappola, senza una concreta possibilità di fuga.

Parliamo ora dei personaggi. Indubbiamente ho apprezzato di più seguire la Banda del Tasso, che tra amicizia, primi amori e disavventure mi hanno conquistata e avrei voluto solo cose belle per loro. Ma si sa, quando apri un libro così i personaggi buoni non sempre vincono. Anche Sara mi è piaciuta come personaggio, e anche Mike, l’anziano che le racconta la storia avvenuta nel 1956.

“Se potessi fermare il tempo in un periodo preciso della mia vita, lo fermerei di certo a quella sera d’estate.”

Mike

Sono stati tutti caratterizzati molto bene, anche a livello psicologico. Soprattutto per quanto riguarda l’uomo con la cresta: i suoi punti di vista trascinano il lettore nella follia della sua mente, che non può non turbare.

Mi è piaciuto molto l’alternarsi dei vari punti di vista, mi ha permesso di vedere la storia da varie angolazioni e immergermi ancora di più in questo romanzo misterioso.

La scrittura di Roberto De Zorzi è molto scorrevole e i capitoli brevi hanno permesso alle pagine di scivolare via. Nonostante siano più di 350, si leggono veramente in un paio di giorni, grazie alla storia interessante e spaventosa e appunto ai capitoli brevi e ricchissimi di avvenimenti. Più ci si avvicina alla fine, più il tutto diventa ipnotico grazie a una serie ininterrotta di colpi di scena.

Altra cosa che ho adorato, è stata la piega soprannaturale che la storia prende. Quel pizzico di magia, sovrumano, folclore, rende la lettura più accattivante e originale.

Speravo fosse più presente l’ambiente circense da cui arriva Ophelia, che resta sullo sfondo e viene solo nominato. Ma anche così ha la sua interessante apparizione.

In conclusione, “O” è il libro ideale per dire addio all’estate con una storia inquietante, angosciante e tristissima. Ve lo consiglio se apprezzate i thriller con un pizzico di mistero e di soprannaturale e se volete farvi conquistare da una banda di amici che vi entrerà nel cuore.

Ringrazio moltissimo Rossini editore per la copia cartacea del libro.

Trama
Scrittura
Personaggi

Link per l’acquisto: O

1 commento

  1. Grazie mille per la bella recensione. Sono felice ti sia piaciuto il romanzo. Con affetto

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