Autore: Sara Cremini

Casa editrice: PAV edizioni

Genere: Fantasy (Paranormal dark fantasy folkloristico)

Numero pagine: 384

«Abbatti il muro, Ale!». Lui, a udire quelle parole, portò lo sguardo su di lei. «Quale muro?» «Quello che ti divide da me! Quello che ti impedisce di vedere che il mondo non è quel posto semplice e lineare che pensi di conoscere. Quel muro che ti fa credere di essere pazzo, nonostante i tuoi occhi abbiano visto che qualcosa di paranormale esiste!»

LA BENANDANTE

Trama

Valtrompia, Brescia, 1986. Al carabiniere Alessandro è affidata la riapertura del misterioso caso irrisolto di Martina Richiedei, una ragazza di vent’anni scomparsa nel ‘56. L’uomo cerca di comprendere cosa è accaduto alla giovane, e così inizia per lui una vita nuova, fatta di incognite, stranezze e incontri paranormali. Aiutato dalla sorella Chiara, dall’amico Gianluca e dalla medium Agnese, Alessandro intraprende una lotta contro il tempo, contro lo strappo nel Velo che separa il mondo dei vivi da quello dei morti, contro gli incubi che colpiscono i suoi compaesani devastandone le vite. A fronteggiarlo un nemico diabolico: Lönòcc, lo stregone della Valle. Il viaggio nell’Altrove alla ricerca dell’anima
smarrita de “la benandante” è l’unica speranza di salvezza.
Tra un passato oscuro e un presente nebuloso, le leggende del folklore valtrumplino
prendono vita.

Percepisco la forza delle onde, la spinta del vento, il tremore della terra. Mi sento un tutt’uno con l’universo, piena come dopo il migliore dei pranzi, florida come la più bella delle piante.

LA BENANDANTE

Recensione

Prendete una buona dose fantasy e mescolatelo con altrettanto paranormale, poi aggiungete del folklore, qualche cucchiaiata di thriller e giusto una spolveratina di horror: eccovi serviti del nuovo romanzo di Sara Cremini. Quando mi è stato detto che la penna di questa autrice avrebbe prodotto un libro del genere, mi sono subito stupita, dal momento che conoscevo il suo stile per Le cronache di Nemeria, un romanzo di tutt’altro genere, nonostante sempre fantasy, adatto fin dalla più tenera età, mentre questo nuovo libro è consigliato per maggiori di sedici anni. Ebbene, sono rimasta ancora più stupita quando l’ho letto e mi sono resa conto che nonostante la novità nel genere, Sara è riuscita a rimanere fedele a se stessa, conservando il suo stile delicato, scherzoso ed estremamente caratteristico anche in questa nuova produzione.

Un romanzo dal ritmo incalzante che non ti permette di alzare la testa dalle pagine fin dall’inizio, con colpi di scena che si susseguono uno dietro l’altro: la trama è estremamente fitta di eventi, rivelazioni e scoperte, senza mai diventare eccessivamente complessa. Nonostante si riprenda la tipica lotta fantasy tra bene e male, questo concetto è declinato in maniera estremamente originale con l’introduzione della figura delle benandanti, a cui deve il nome il libro. Non posso nascondervi che ad un certo punto della lettura ho desiderato addormentarmi e trovarmi nel corpo di un animale, andare ad incontrare l’Angelo e farmi dare il mio ramo di finocchio (leggendo capirete), così da entrare anche io nella famiglia di queste streghe molto particolari.

Una cosa che ho apprezzato tantissimo è stato percepire lo studio intenso che l’autrice ha fatto del folklore e dei periodi storici in cui ha voluto ambientare la vicenda, ma soprattutto mi sono piaciute le ambientazioni tutte italiane. La descrizione dei luoghi e della loro storia, pur non prendendo una parte preponderante nella narrazione, è così precisa che permette al lettore più attento di apprendere parecchie cose leggendo, e da ogni parola traspare l’amore dell’autrice per i luoghi di cui sta parlando. Ho anche adorato la rivisitazione in chiave folkloristica di alcune figure tipiche del fantasy, come gli angeli, i demoni e le fate.

Ed ora veniamo a loro: i personaggi. Inizierò dagli antagonisti, perché sono la cosa che mi ha stupita di più: l’autrice è riuscita a rendere due creature assolutamente detestabili romantiche in modo malato, dando loro una profondità che va ben al di là della semplice personificazione del male. In effetti, ho apprezzato molto i capitoli-flashback che hanno permesso di capire la storia degli antagonisti.

Per quanto riguarda i personaggi, abbiamo un gruppo di quattro (più uno) protagonisti estremamente diversi e complementari tra loro. Tutti sono stati ben caratterizzati, senza lasciare al caso le dinamiche interpersonali che intercorrono tra loro, ed inserendo anche simpatici inside jokes che hanno reso l’atmosfera estremamente familiare. Se proprio devo trovare un difetto, l’unica cosa che mi ha fatto un po’ storcere il naso è stato un colpo di fulmine praticamente immediato tra due personaggi (non dico altro per non fare spoiler), di cui capisco l’esigenza all’interno della trama ma che avrei comunque preferito che venisse approfondito un po’ di più.

In sostanza, un libro che consiglio a tutti, sia a chi ama il fantasy sia a chi preferisce il thriller, e anche a chi non disdegna un po’ di sfumature dark nelle sue letture. Tra l’altro un’ottima occasione per chi vuole leggere un fantasy stand alone, dato che gli autoconclusivi in questo genere non sono molto diffusi. Io personalmente l’ho amato!

Trama
Scrittura
Personaggi

Link per l’acquisto: La Benandante

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