Autore: Sara Simone
Casa editrice: Acheron
Genere: fantasy
Numero di pagine: 332
Saga: La principessa di Ys #2
“Sacrificare quello che si ha per un’altra persona? È nobile. Quello che ha fatto Cormac è nobile. Nobile e stupido, proprio come lui. Ma Dahut ha sacrificato anche quello che non aveva: Ys, tutti quegli uomini… non aveva il diritto di gettarli via. Neanche per amore.”
Il Guardiano di Ys
Trama
Morrigan ha pagato un prezzo altissimo per riscattare la propria eredità e risvegliare il legittimo re di YS dal lungo sonno che lo imprigiona. Adesso deve agire in fretta per evitare di perdere tutto quello che le resta. Attraverso una terra devastata dalla follia umana, la giovane Draoidh e i suoi compagni cercano un modo per tornare nell’incantata YS e porre rimedio ai Torti del passato. Anche a costo di ricorrere a imprevedibili alleati. Sulle loro tracce c’è il principe Cormac Ruaidhri, l’uomo cui appartiene il cuore di Morrigan, trasfigurato da un’orrenda maledizione e costretto a dare la caccia proprio a colei che ha amato al punto di sacrificare tutto. Vittima di una volontà antica di millenni, Cormac è pronto a ogni spietatezza pur di ottenere il tributo di sangue che spetta alla sua nuova signora. Ma Morrigan non ha mai dimenticato il suo principe. Combattuta tra attaccamento e dovere, rischia di mettere in pericolo la propria vita e la sicurezza del regno sotto i mari…
Io non ho mai voluto il potere o la gloria, non so come si fa a governare. Ho fatto tutta questa strada solo per vivere in pace con le persone che amo.
il guardiano di ys
Recensione
Se non avete letto La principessa di Ys vi sconsiglio di continuare la lettura, ma potete cercare il post in cui ne parlo del primo volume qualche foto più giù (la cover è molto simile).
Avevamo lasciato Morrigan in lacrime, aveva appena perso il suo grande amore, ormai posseduto da Legione, un’anima millenaria legata alla vita grazie a Dahut, una sirena non mentalmente stabile.
Ho trovato Morrigan molto pesante durante la prima metà del romanzo, si piangeva un po’ troppo addosso diciamocelo, ma Sara è stata bravissima a mostrare la disperazione, l’indecisione e il conflitto interiore che stava provando. Questo però non toglie la mia estrema voglia di donargli due schiaffi, e belli forti. Ma per fortuna ci ha pensato Enid a prenderla a schiaffi moralmente.
Enid, non pensavo, non lo credevo possibile ma grazie al comportamento odioso di Mor ti ho apprezzato molto di più rispetto al primo. Sei stata la persona che metteva in atto i miei lamenti, e se non ci fossi stata avrebbero dovuto inventarti, altrimenti il romanzo non andava avanti, e sarebbe morta molta più gente. Mi rimane ancora un po’ difficile comprendere il perché tu abbia voltato le spalle a Mor così facilmente, semplicemente assecondando il volere di tuo padre, ma sono contenta che durante quest’ultimo romanzo trovi la tua strada.
Non mi aspettavo di provare tanta tenerezza e affetto per Eliandros, ma @noi_leggiamo mi aveva avvertita. Ho sentito il suo affetto per Mor attraverso le pagine. Ed incredibilmente mi sono affezionata anche io.
Mi sono piaciuti i due antagonisti, non come mi piace l’Oscuro, ma comunque sono stati costruiti molto bene. E l’epilogo, una piccola freccia al cuore.
In questo romanzo conclusivo c’è molta più azione, molta più disperazione, e riusciamo a comprendere al meglio i sentimenti di tutti personaggi e le loro paure. E il finale è assolutamente quello giusto. Lo stile di scrittura mi è piaciuto molto, ed ho apprezzato il fatto che fosse scritto in prima persona, anche se di solito i fantasy sono scritti in terza devo dire che sono riuscita ad entrare al meglio nelle pagine.
Il fantasy italiano di cui avevamo bisogno e spero tanto di leggere qualcos’altro sì di suo. Quindi, in conclusione, vi consiglio assolutamente questa dilogia.
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