Autore: Patrizia Benetti
Casa editrice: Dark Abyss Edizioni
Genere: Horror
Numero pagine: 48
Trama
Streghe e Janare ballavano nella notte, sotto un grande ippocastano.
Insieme a loro uno spiritello malvagio, dall’aspetto innocuo, ma insidioso come un essere infernale, nutrito dal dolore delle proprie vittime.
Inganna uomini, donne e bambini esaudendo i loro sogni e donando prosperità, per poi farsi strada nelle loro debolezze, trasformando i doni in angustie, cattiverie e dolore.
Recensione
Due storie in una, ecco cosa troverete in questo racconto lungo.
Inizialmente sembra una storia di streghe ma velocemente la narrazione cambia, mostrando che il tema è un altro: il fascino e la pericolosità del male.
I protagonisti della vicenda principale mostrano come la povera gente se la passasse non nelle migliori condizioni nella vecchia Benevento e come il dolore possa essere duraturo e un ottimo terreno per il male.
La paura conduce all’ira, l’ira all’odio; l’odio conduce alla sofferenza.
La sofferenza a Mazzamuriello.
Leggere per capire, sì quel nome ha un significato, non sto dicendo cose a caso.
Un racconto affascinante e che si finisce rapidamente, non per la lunghezza ma per lo stile diretto che permette di essere immediatamente coinvolti.
Un fluido concatenarsi di eventi che, per quanto inizialmente sembrino distaccati, vanno a formare un’unica narrazione che richiama le vecchie favole con le loro tinte oscure.
Vi consiglio di leggere questo racconto in una serata piovosa d’autunno.