Autore: Algernon Blackwood

Casa editrice: ‎ABEditore

Genere: Weird

Numero pagine: 141

Trama

Durante un viaggio in canoa sul Danubio, due uomini sono costretti a fermarsi su un’isola a causa della corrente. Quello che doveva essere un tranquillo campeggio temporaneo si trasforma in un’esperienza inquietante e soprannaturale: i salici che ricoprono l’isola sembrano muoversi e bisbigliare, al soffio del vento, dando l’impressione di essere vivi; si percepisce la presenza di entità ostili invisibili e spaventose, che mettono in dubbio ogni capacità di raziocinio.

C’era una leggera depressione al centro dell’isola, e piantammo lì la tenda. I salici circostanti ci proteggevano un po’ da vento.

I SALICI

Recensione

Row, row, row your boat,
Gently down the stream.
Merrily, merrily, merrily, merrily,
Life is orrori incepibili che fanno tremare la mente.

Un testo weird che ha radici nella nascita del genere. Un contesto gioviale e pacifico, come una vacanza sul Danubio, che si trasforma in un incubo, l’attraversamento di un velo a cui l’uomo non era pronto e di cui non poteva immaginare l’esistenza.

I due protagonisti saranno vittime di cose sconosciute che nottetempo agiranno, non viste ma solo percepite.

Qualcosa nel fiume vive da epoche remote e aspetta solo che qualcuno cada nelle sue grinfie.

Una narrazione scritta magistralmente che trasporta il lettore in un contesto naturale bellissimo e oscuro, descrizioni chiare e un mistero che si espande a ogni pagina.

Se ci si chiede cosa sia il genere weird molti indicano Lovecraft, Derleth, Clark Ashton Smith e compagnia bella. Io vi dico di leggere anche Blackwood che ha messo le basi per come conosciamo il weird e che ha meravigliato il solitario di Providence.

Un testo che raccomando a tutt* e che ritengo un must se si vuole conoscere il weird e l’horror.

Fatevi trasportare in questo viaggio, i salici saranno i silenziosi testimoni del vostro passaggio.

Trama
Scrittura
Personaggi

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